L’Australia è il terzo più grande esportatore mondiale di combustibili fossili, un fatto che genera un intenso dibattito interno, complice anche l’intensificarsi del cambiamento climatico. Mentre l’economia dipende fortemente dalle entrate derivanti dall’esportazione di carbone e gas, questi combustibili generano notevoli emissioni di gas serra se bruciati all’estero.
L’Australia attualmente non esporta energia rinnovabile. Ma un nuovo ambizioso progetto solare potrebbe cambiare radicalmente la situazione.
Il progetto Sun Cable sarà finanziato dal fondo d’investimento Grok Ventures e della società mineraria Squadron Energy, e dovrebbe prevedere un investimento da oltre 20 miliardi di dollari australiani, pari a 14 miliardi di dollari statunitensi. Nel dettaglio parliamo di 22 milioni di pannelli solari su 15.000 ettari per una potenza di 10 GW. Il progetto nascerà nel Northern Territory, uno dei 10 territori sotto la diretta dipendenza del governo federale dell’Australia. Sun Cable, però, dovrebbe alimenterà anche Singapore! Se questo accadesse saremmo di fronte al progetto fotovoltaico più grande al mondo.
L’elettricità generata da Sun Cable sarà destinata ad alimentare la città di Darwin – capitale del Northern Territory – ma la maggior parte dell’energia verrà esportata a Singapore tramite una rete di trasmissione CC ad alta tensione da 3.800 km. Secondo i progettisti, Sun Cable sarà in grado di coprire circa un quinto delle esigenze energetiche di Darwin, erodendo la storica predominanza del gas naturale nel mix energetico di Singapore.
Secondo le previsioni, il progetto Sun Cable dovrebbe essere completato entro il 2027. Osservatori e esperti australiano hanno in prevalenza affermato che l’Australia ha il potenziale per essere al centro della transizione verso l’energia pulita. Si ipotizza inoltre che il progetto offrirebbe all’economia australiana enormi opportunità, non solo in fatto di riduzione delle emissioni, ma anche per quanto riguarda l’avanzamento dell’intera nazione.
