L’atteso Superbonus 110% ha avuto, nel suo iter governativo, il via libera alla Camera ed è passato all’esame del Senato (l’ultimo ok dovrebbe esserci entro il 18 luglio).
Al passaggio del testo in Commissione Bilancio della Camera, è stata introdotta un’importante novità che non potrà essere modificata in Senato. Si tratta del meccanismo introdotto dal Decreto Rilancio dello sconto in fattura e della cessione del credito. In tal modo, chi deciderà di fare lavori di ristrutturazione potrà beneficiare del meccanismo, ovvero lo sconto in fattura abbinato alla cessione del credito.
Vediamo in sintesi di cosa si tratta:
- lo sconto in fattura immediato, vale a dire uno sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al prezzzo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi, il quale potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile successivamente a altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari;
- la cessione del credito, vale a dire la trasformazione del corrispondente importo in credito di imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari
Anche se il Superbonus è entrato in vigore dal 1° luglio, mancano all’appello le istruzioni operative, ovvero il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (con le regole sullo sconto in fattura e la cessione del credito), e il decreto attuativo del MEF: entrambi devono essere emanati entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio.