L’andamento dei consumi elettrici italiani mostra ancora segnali positivi. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nel mese di maggio il nostro Paese ha consumato 25,7 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in aumento in termini sia tendenziali (+5,5% rispetto a maggio 2021) sia congiunturali (+0,4% rispetto ad aprile 2022). Nei primi cinque mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+2,4% il valore rettificato).
Nel mese di maggio 2022 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21,4 miliardi di kWh (+0,7%). Le rinnovabili hanno coperto il 37% della domanda elettrica nazionale. In crescita le produzioni da fonte termoelettrica (+20%) e fotovoltaica (+4%); in flessione le altre: geotermica -0,9%, idrica -28,7% ed eolica -43,1%, queste ultime due per gli effetti rispettivamente delle scarse precipitazioni e della ridotta ventosità.
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, registra una flessione del 2,8% rispetto a maggio del 2021 (+2% a parità di calendario). Con dati destagionalizzati e corretti dall’effetto di calendario, l’indice mostra una flessione dell’1,4% rispetto al mese precedente (aprile 2022). Positive le rilevazioni dei comparti degli alimentari e della cartaria; in contrazione i settori dei metalli non ferrosi, dei mezzi di trasporto, dei materiali da costruzione e delle siderurgiche; sostanzialmente stabili i settori della meccanica e della chimica.