Finanziamento con garanzia SACE per il maxi progetto europeo Viking Link, vale a dire la più grande interconnessione elettrica sottomarina al mondo, che collegherà la Gran Bretagna alla Danimarca percorrendo 760 chilometri sotto il mare. Un’opera che sarà realizzata dall’italiana Prysmian per conto di National Grid North America, società del Gruppo britannico National Grid (il principale gestore di reti elettriche e gas del Regno Unito).
Il “Green Loan“, il primo di questo genere in Europa, è stato finalizzato da SACE, SIMEST, BNP Paribas Corporate & Institutional Banking (CIB) e HSBC con garanzia ECA (Export Credit Agencies) a sostegno dell’export italiano e delle infrastrutture energetiche rinnovabili in Europa. Si tratta di un finanziamento da 488 milioni di dollari in favore di National Grid North.
Il progetto Viking Link, del valore complessivo di 2 miliardi di euro, prevede la realizzazione di un’interconnessione elettrica sottomarina della capacità di 1400 MW tra Regno Unito e Danimarca, per la fornitura di energia rinnovabile a 1,4 milioni di famiglie. Una volta completato rappresenterà la più grande infrastruttura di questo tipo a livello mondiale e completa il sistema di tre interconnessioni elettriche sottomarine realizzate dal Regno Unito: le prime due interconnessioni, North Sea Link (tra Regno Unito e Norvegia) e IFA2 (tra Regno Unito e Francia), sempre realizzate da Prysmian, nel 2026 e 2018, hanno parimenti ottenuto il supporto di SACE e SIMEST.
A Prysmian, azienda italiana leader nella produzione di cavi sottomarini, sono state affidate – a seguito di una gara internazionale – la progettazione, fabbricazione, installazione, collaudo e messa in servizio di cavi onshore e offshore. Il tutto sarà realizzato con tecnologia Made in Italy: in particolare i cavi sottomarini saranno sviluppati e prodotti nello stabilimento di eccellenza di Arco Felice (Napoli).
L’operazione contribuisce in modo significativo alla realizzazione di un progetto infrastrutturale d’importanza strategica per il Regno Unito e la Danimarca, incluso nella lista dei progetti di interesse comune dell’Unione Europea, che sarà realizzato entro il 2023 e migliorerà l’efficienza degli impianti di produzione e delle reti di trasmissione di energia elettrica dei due Paesi, consentendo di incrementare la sicurezza delle forniture di elettricità e concorrendo a raggiungere i target nazionali di emissioni (COP21). Dal 2030, il 90% dell’elettricità proveniente dalle interconnessioni di National Grid sarà a emissioni zero.