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Superbonus 110%, dall’Agenzia delle Entrate l’ultimo tassello per il via libera

Dopo la pubblicazione da parte del ministero dello Sviluppo economico del Decreto Asseverazioni e del Decreto Requisiti  (qui la nostra news), è arrivato anche l’ultimo tassello mancante per far partire la detrazione fiscale del 110%, ormai nota come Superbonus (o Ecobonus).

L’Agenzia delle Entrate, nei giorni scorsi, ha infatti pubblicato il provvedimento attuativo, il modello per la comunicazione dell’opzione su cessione del credito o sconto in fattura, e una circolare di chiarimenti sulla misura, introdotta come noto con gli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio come convertito in legge.

Per chi fosse interessato, qui sotto – scaricabili –  i tre nuovi documenti dell’Agenzia

Provvedimento attuativo.-119-121-DL-Rilancio-08.08.2020

Modello_mod

Circolare-n.-24-del-8-agosto-2020

E le novità non finiscono qui. Un accordo siglato tra Confapi e Intesa Sanpaolo, consentirà alle imprese di cedere il credito d’imposta derivante dal superbonus introdotto con il Decreto Rilancio anche alle istituzioni bancarie, che potranno acquisire tali benefici e intervenire a supporto degli operatori nel settore dell’edilizia.

La convenzione risulta essere il primo esempio di come il mondo bancario possa giocare un ruolo di primaria importanza per il buon successo delle disposizioni, in attesa che l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, emani le proprie linee-guida in proposito. E giunge anche tempestivamente, se si considera che il provvedimento per comunicare la cessione del credito è dell’8 agosto scorso.

Il quotidiano Italia Oggi, partendo dal documento reso noto nelle ultime ore da Intesa Sanpaolo e Confapi, ha individuato quelle che potranno essere le linee di intervento degli istituti di credito. Due, fondamentalmente, le soluzioni:

– da una parte attraverso un supporto di carattere finanziario proprio, alle imprese che effettueranno gli interventi che danno adito al superbonus. Nella convenzione esaminata ciò avviene per gli associati Confapi, mediante un finanziamento nella forma di anticipo contratti per tutta la durata dei lavori, e per cui è prevista anche la possibilità di supporto da parte del Fondo centrale di garanzia;

– dall’altra, acquistando i crediti dalle imprese che hanno eseguito i lavori con la formula pro-soluto, favorendo per tale via lo smobilizzo immediato de crediti tributari acquisiti dalle imprese esecutrici mediante la concessione dello sconto in fattura o della cessione vera e propria da queste effettuata in favore del beneficiario originario.

 

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