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Sostenibilità: in arrivo l’Ecofuturo Festival 2019

Lo sviluppo sostenibile potrebbe portare all’Italia un risparmio di 200 miliardi di euro l’anno, generando un vantaggio economico, oltre che ambientale. Grazie all’avvio di un’era di democrazia energetica rinnovabile l’intero pianeta potrebbe finalmente sconfiggere l’emergenza climatica. Con questo spirito, nella cornice del Fenice Green Energy Park, si svolgerà a Padova dal 25 al 29 giugno la nuova edizione dell’Ecofuturo Festival 2019.

«Molte delle ecoinnovazioni presentate al Festival, si sono affermate a livello mondiale, spesso prima che a livello del nostro paese, dove la feroce burocrazia asservita ai poteri forti e fossili, blocca tutto il bloccabile, facendo realizzare le innovazioni con un ritardo decennale rispetto agli altri paesi», afferma Fabio Roggiolani, organizzatore dell’evento insieme a Jacopo Fo e Michele Dotti.

Le aziende italiane produttrici di cicli binari geotermici, degli impianti a biogas e biometano, del recupero e liquefazione della CO2, degli inverter e degli accumuli energetici, degli ecodragaggi e della agricoltura 2.0, solo per citarne alcune, sono divenute leader mondiali e si candidano a guidare il cambiamento anche nel nostro paese, sempre che una politica disponibile a parole, si decida a costruire le leggi per il cambiamento.

«Ecofuturo quindi resta una provocazione dove si presentano speranze concrete e un luogo di incontro di studiosi, di tecnici, di appassionati ecologisti, che si confrontano ogni giorno con una nuova classe di imprenditori “sovversivi”, che fanno del bene comune l’asse portante della politica delle loro aziende», sostiene Michele Dotti.

Un’occhiata al programma di quest’anno mostra che nella prima sessione si presenteranno le modalità innovative per fare agricoltura e forestazioni che producono dal doppio a dieci volte gli attuali risultati, riducendo o azzerando il consumo di fitofarmaci, diserbanti o concimi chimici, intrappolando CO2 ed incrementando quindi il carbonio nel suolo grazie alle seminatrici su sodo – che eliminano l’utilizzo dell’aratro – all’uso del digestato derivante dalla produzione di biogas e alla applicazione di decine di nuove tecniche colturali, fino a quella dell’orto bioattivo, che saranno illustrate anche nella sessione dedicata interamente all’alimentazione biologica.

Nelle intenzioni degli organizzatori, Ecofuturo dimostra che non esiste una soluzione unica verso la riconversione rinnovabile del pianeta, ma un concorso di tecnologie che, a volte, suscitano timore, perché nelle prime applicazioni sono state inserite anch’esse violentando il pianeta.

Le grandi dighe, come il geotermoelettrico o le megacentrali a biomasse non hanno creato certamente un buon approccio nell’opinione pubblica ma oggi tutte queste tecnologie vengono riproposte con modalità assolutamente sostenibili, rispettando l’ecosistema e il giusto equilibrio paesaggistico” chiosano Roggiolani e Dotti.

Il programma nel dettaglio è visibile qui: http://ecofuturo.eu/programma

 

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