L’Europa potrebbe produrre quasi un quarto dell’elettricità con il solo fotovoltaico su tetto. A rivelarlo un recente studio pubblicato sulla rivista scientific Renewable and sustainable energy review intitolato “A high-resolution geospatial assessment of the rooftop solar photovoltaic potential in the European Union”. L’analisi calcola qual è il reale potenziale del fotovoltaico su tetto in Europa, utilizzando i dati geospaziali, quelli catastali e correlandoli grazie al machine learning (apprendimento automatico) e fornendo una valutazione affidabile della potenziale produzione di elettricità da fotovoltaico, con una risoluzione spaziale di soli 100 metri.
Le potenzialità, secondo lo studio, sono decisamente elevate. I ricercatori hanno infatti valutato che i tetti dell’Ue potrebbero potenzialmente produrre 680 TWh di elettricità solare ogni anno (che rappresentano il 24,4 per cento del consumo attuale di elettricità), due terzi dei quali a un costo inferiore alle attuali tariffe residenziali.
“La nuova direttiva dell’Ue ha fissato la quota di rinnovabili al 32 per cento nel consumo finale lordo di energia, entro il 2030”, scrivono in una nota i ricercatori. “Per raggiungere questo obiettivo, l’Ue deve aumentare il suo utilizzo di energie rinnovabili nel settore dell’energia elettrica di un importo molto più elevato – rispetto ad ora – e una parte significativa di questa quota può venire dagli impianti solari”.
Secondo le più recenti analisi pubblicate da Bloomberg e alle quali fa riferimento anche lo studio, si calcola che l’aumento della domanda di elettricità in Europa entro il 2030 srà relativamente lieve (da 3.454 TWh nel 2017 a 3.566 TWh nel 2030). Per rispettare gli obiettivi energetici che puntano sulla transizione e decarbonizzazione del settore, il contributo delle rinnovabili al settore energetico dovrà comunque aumentare almeno del 65 per cento, con il quello solare che dovrà raggiungere i 440 Twh/anno. Questo significa dare spazio a milioni di nuovi impianti fotovoltaici sui tetti europei.