La protezione del pianeta – collegata al contrasto dei cambiamenti climatici – è la prima preoccupazione per i ragazzi della Gen Z italiana (nati tra il 1995 e il 2003), e la seconda, dopo la disoccupazione, per i Millennial del nostro Paese (nati tra il 1983 e il 1994). Lo rivela la Deloitte Global 2021 Millennial and Gen Z Survey, un sondaggio condotto da Deloitte su oltre 23.000 intervistati in tutto il mondo (800 in Italia) per rilevare la loro opinione su temi chiave come il lavoro, la società, l’ambiente e la loro visione del mondo in generale.
“Dalla Millennial&Gen Z Survey emerge chiaramente che i giovani sono sempre più preoccupati per la situazione ambientale e sono molto critici verso i leader, sia politici sia aziendali, che hanno affrontato la questione finora.” – ha commentato Fabio Pompei, amministratore delegato di Deloitte Italia – “Come dimostra il report dell’Ipcc pubblicato lunedì 9 agosto, i ragazzi esprimono una preoccupazione legittima e fondata. Per questo anche le istituzioni e le imprese devono iniziare ad affrontare il cambiamento climatico come una minaccia serie e imminente”.”In particolare, per le imprese italiane non solo ci sarà bisogno di una conversione di prodotti e servizi nel segno della sostenibilità, ma sarà anche vitale riuscire a includere nelle proprie strategie di lungo periodo i rischi legati al cambiamento climatico. Non farlo potrebbe avere costi elevatissimi, e quasi certamente superiori a quelli che stiamo pagando per la pandemia da Covid-19“.