ll provvedimento sul V2G (integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica, denominata appunto con l’acronimo di vehicle to grid) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Prevede la partecipazione delle colonnine di ricarica ai progetti UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste) di Terna per la flessibilità del sistema elettrico.
Il provvedimento, nasce “in coerenza con la riforma del mercato dei servizi elettrici avviata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in attuazione dell’art. 11 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102”, si legge sul primo articolo del testo e prevede, di fatto, la definizione delle regole per la partecipazione ai mercati elettrici.
Per quanto riguarda le modalità di partecipazione al mercato per il servizio di dispacciamento, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) prevede che “le infrastrutture di ricarica partecipino al mercato per il servizio di dispacciamento nonché alla fornitura a termine di risorse di dispacciamento in forma aggregata tramite le UVAM, alle condizioni di cui alla deliberazione ARERA n. 300/2017”. Inoltre, entro 90 giorni – quindi entro fine aprile – ARERA adotta “disposizioni per integrare la propria regolazione del dispacciamento, ivi inclusi i progetti pilota, affinché i requisiti minimi prestazionali per l’abilitazione a ciascun servizio, compresi i servizi di breve durata ed a risposta rapida, consentano adeguata partecipazione delle infrastrutture di ricarica, tenendo conto delle caratteristiche e della specificità delle stesse infrastrutture, incluse le domestiche, nonché delle esigenze dei veicoli per la mobilità”.
A tali scopi, l’ARERA prevede, in particolare, che, almeno nel caso di UVAM costituite esclusivamente da infrastrutture di ricarica, “la potenza modulabile, a salire o a scendere, possa essere ridotta fino a 0,2 MW, con progressione decimale. La medesima Arera definisce, con successivi provvedimenti ed anche con valenza più generale, le modalità con le quali i distributori utilizzano le UVAM per esigenze di esercizio della propria rete, stabilendo altresì le modalità di coordinamento con Terna”.
Inolt