Dalla chiusura di una fabbrica ad un progetto che porta Figline – nel Valdarno fiorentino – nel futuro: il sito ex Bekaert, inattivo dal 2018, diventerà la sede del primo esempio in Europa di economia circolare in grado di essere applicato a diversi settori industriali, dall’energia alla produzione di cibo. Un modello completamente eco-sostenibile, ad impatto zero sull’ambiente grazie alle energie rinnovabili e al riuso degli scarti, da un settore produttivo all’altro.
Il progetto si chiama H2 Era Green Valley (HGV) e coinvolge una serie di imprese, e quindi di attività produttive, diverse ma che si legano insieme. HGV prevede infatti la realizzazione di un complesso industriale che partirà da una centrale fotovoltaica, un impianto da 140 milioni di kw/ora che sarà realizzata nella zona di Bellosguardo, nell’area ex mineraria. L’energia elettrica così prodotta (altri 10 milioni di kw/ora verranno dai pannelli solari sui tetti dello stabilimento ex Bekaert) sarà utilizzata, insieme all’acqua dei nove pozzi attivi della fabbrica, per alimentare una serie di produzioni diverse che troveranno sede proprio dentro ai capannoni dove si produceva la cordicella per gli pneumatici.
Queste attività sono: un impianto di produzione di idrogeno verde, con anche un distributore di idrogeno per auto e mezzi; un impianto (primo in Italia) di power to gas, che cioè trasforma l’energia elettrica in Bio Metano, adatto sia per alimentare i mezzi che i riscaldamenti domestici; e poi ancora una vertical farm da 35mila metri quadrati, la più grande in Ialia, orti verticali al chiuso che produrranno insalata, verdure e piccola frutta per gli scaffali della grande distribuzione, riducendo del 95% l’utilizzo di acqua nella coltivazione; e infine anche una fish farm, un allevamento ittico prevalentemente a salmoni, con vasche per 26mila metri cubi.