Con una solenne cerimonia, Enel – attraverso la sua società locale – ha inaugurato il suo primo parco eolico in Russia, per la precisione nella città di Azov (regione di Rostov). L’impianto – denominato Azovskaya – ha una capacità di 90 MW. All’evento – riporta un comunicato – hanno presenziato, oltre al management di Enel Russia, anche istituzioni governative, tra le quali Aleksander Novak, vice Primo Ministro russo.
“Siamo lieti di dare il benvenuto ai nostri ospiti in questo momento di importanza storica per la nostra compagnia.” – ha commentato Stéphane Zweguintzow, Direttore Generale di Enel Russia – “Due anni fa abbiamo posto qui la prima pietra e oggi ci incontriamo di nuovo per inaugurare ufficialmente il primo parco eolico di Enel in Russia. Esprimo la mia più profonda gratitudine a tutti quelli che hanno contribuito all’introduzione dell’energia rinnovabile nel paese, nella regione, e a tutti coloro che sono coinvolti nella costruzione del nostro primo impianto green”.
“Il paese possiede meccanismi efficaci di sostegno alle fonti di energia rinnovabile. Nel 2020 è stato commissionato circa 1 GW di nuova capacità produttiva rinnovabile, cioè l’82% in più rispetto al 2019. E la maggior parte degli impianti per le rinnovabili commissionati nel 2020 sono eolici. Oggi le aziende russe non stanno solo operando nel mercato interno ma rappresentano con successo l’industria domestica sui mercati mondiali di energia rinnovabile. Si è deciso di estendere il programma di supporto alle energie rinnovabili fino al 2035. Secondo i calcoli preliminari, nell’ambito del programma, nel periodo 2023-2035 si prevede di commissionare una produzione basata sulle rinnovabili con una capacità totale superiore a 6.7 GW” – ha dichiarato Aleksander Novak, vice Primo Ministro russo.
Azovskaya è in grado di generare circa 320 GWh di energia pulita ogni anno, evitando l’emissione in atmosfera di circa 260.000 tonnellate annue di CO2. Gli investimenti effettivi per la costruzione di Azovskaya, finanziata dalla Banca Eurasiatica di Sviluppo (EDB), sono stati pari a circa 135 milioni di euro, contro stime iniziali di 132 milioni.
La messa in esercizio dell’impianto eolico – conclude la nota – è un passo importante per l’azienda nel suo cammino verso la riduzione della sua impronta di carbonio e le consente di contribuire alla strategia per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile in Russia.