La Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsi una Comunicazione sulla Banca europea dell’idrogeno (EHB), nell’ambito del Net-Zero Industry Act, con cui ha definito nuovi piani per stimolare e sostenere gli investimenti nella produzione sostenibile di idrogeno affinché l’UE raggiunga il suo ambizioso Obiettivo REPowerEU di produrre a livello nazionale 10 milioni di tonnellate (mt) di idrogeno rinnovabile entro il 2030, insieme a 10 tonnellate di importazioni.
La Banca, che dovrebbe essere operativa entro la fine del 2023, sarà uno strumento utile ad affrontare le sfide finanziarie iniziali al fine di creare un mercato emergente dell’idrogeno rinnovabile, con anche una dimensione internazionale per facilitare le importazioni di idrogeno rinnovabile nell’UE. La Comunicazione ne definisce i quattro pilastri: due sono meccanismi di finanziamento per la creazione del mercato interno dell’UE e per le importazioni internazionali nell’UE; uno è legato alla trasparenza e al coordinamento, valutazione della domanda, esigenze infrastrutturali, flussi di idrogeno e dati sui costi; il quarto è la razionalizzazione degli strumenti finanziari esistenti, coordinandoli e combinandoli con nuovi finanziamenti pubblici e privati, sia nell’UE che a livello internazionale.
Per raggiungere i 10 milioni di produzione interna di idrogeno rinnovabile previsti nel piano REPowerEU, la Commissione stima un fabbisogno totale di investimenti tra i 335 e i 471 miliardi di euro, compresi i 200-300 miliardi di euro necessari per la produzione aggiuntiva di energia rinnovabile.
Nella sua dimensione internazionale, la Banca europea dell’idrogeno sosterrà i paesi partner dell’UE nei loro sforzi di transizione verde e negli investimenti nelle energie rinnovabili, oltre a sostenere gli Stati membri e le imprese nel coordinare la cooperazione con i paesi terzi, sostenendo lo sviluppo di catene di approvvigionamento e norme affidabili mercati internazionali dell’idrogeno.