A2a aggiorna il Piano Industriale al 2030 con 18 miliardi di euro di investimenti, 2 in più rispetto al Piano precedente. Lo ha annunciato l’Ad Renato Mazzoncini (nella foto) durante la presentazione del nuovo programma, sottolineando che il dato “fa perno su risultati raggiunti superiori alle aspettative“.
Il Gruppo prevede di destinare 7 miliardi per l’economia circolare e 11 per la transizione energetica in interventi per il 90% circa in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e per il 70% con la Tassonomia Europea.
Su queste basi solide – ha spiegato Mazzoncini – la multiutility sta portando avanti la transizione e costruendo un modello che sarà un mix di elettrone e molecola verde e che vedrà una compressione dei combustibili fossili al 10%.
Ragionando sull’obiettivo net zero, l’Ad ha confermato il raggiungimento del target con un decennio di anticipo e l’obiettivo di 31 milioni di CO2 evitata entro al 2030, pari alle emissioni prodotte dall’intero settore dei trasporti in Italia. Ragionando in termini di fattore emissivo si prevede di raggiungere 216 grammi complessivi (sotto i 230 grammi previsti a livello internazionale) con circa 130 grammi derivanti dalla generazione elettrica con lo sviluppo delle rinnovabili e 450 grammi dai termovalorizzatori. In ogni caso i termovalorizzatori consentono di abbattere del 44% le emissioni rispetto ad conferimento in discarica.
Mazzoncini ha confermato inoltre il forte impegno sull’elettrificazione dei consumi con investimenti previsti di 1,9 miliardi sulle reti elettriche e 1,2 miliardi su quelle a gas. Fra le novità principali la mobilità elettrica, che prevede la sostituzione delle colonnine quick con colonnine fast e ultrafast.