Gli ultimi dati di ricerca forniti da Anev – l’Associazione nazionale per l’energia del vento -indicano che il potenziale di energia eolica installabile in Italia entro il 2030 possa raggiungere circa 18mila MW, a fronte degli attuali 10mila, per un totale di circa 7mila aerogeneratori e 70mila addetti impiegabili.
Non sorprende, quindi, che in parallelo con l’ampliamento della dimensione produttiva e occupazionale di questo comparto cresca la riflessione sugli aspetti di prevenzione antinfortunistica dei lavoratori coinvolti nell’esercizio dei parchi eolici e sui sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) da adottare. A soffermarsi dettagliatamente su questo tema è ora una guida, pubblicata di recente proprio da Anev in collaborazione con l’Inail.
Nel testo, in sintesi, sono emerse alcune specificità da tenere presenti per una corretta valutazione e gestione dei rischi presenti all’interno dei parchi eolici. Per esempio, la loro collocazione in località isolate, spesso impervie o comunque non raggiungibili con tempestività, rende necessaria una particolare attenzione nelle operazioni di emergenza e protezione in caso di eventi incidentali.
Decisamente in tema, dunque, sono le prerogative del corso di formazione che si svolgerà presso la sede Anev di Roma il 10 e 11 marzo, a partire da una denominazione piuttosto esplicita: La sicurezza nel Parco Eolico. Si tratta del primo corso in cui si utilizzerà un simulatore in realtà virtuale per la gestione della sicurezza all’interno di un aerogeneratore.
Per tutti coloro che si occupano, o si vogliono occupare, di energia rinnovabile l’evento rappresenta una via per ampliare le proprie conoscenze nel settore (il corso rilascia 15 crediti formativi professionali).
Per il programma completo dei due giorni, l’elenco dei seminari e dei relatori, e le modalità di iscrizione clicca qui al link del sito di Anev.