“Nel novembre 2020 è stata avviata una collaborazione tra Ipto e il Tso italiano Terna con l’istituzione di un gruppo di lavoro per la predisposizione di studi per il rafforzamento dell’interconnessione tra i due sistemi elettrici”. É quanto si legge -riporta l’agenzia Ansa – nel Piano di sviluppo decennale della rete 2022-2031 dell’operatore greco Ipto, che concretizza il possibile potenziamento del cavo Italia-Grecia concordato alla fine del 2019 dai Governi di Roma e Atene. Per l’Italia, come riportato in apertura, il partner è il gestore della rete Terna.
Il Piano di Ipto ricorda che, in base ai risultati delle valutazioni sulle esigenze di potenziamento della rete elettrica europea, la convergenza dei prezzi tra Italia e Grecia “presuppone nel lungo-termine il rafforzamento dell’interconnessione tra i due Paesi”.
Il gestore ellenico precisa che, nell’ambito della collaborazione con Terna, “verranno esaminate diverse soluzioni per lo sviluppo di una nuova interconnessione sottomarina tra i sistemi di Grecia e Italia, ma sarà valutata al tempo stesso la possibilità di utilizzare le infrastrutture esistenti dell’interconnessione Grecia-Italia”.
Le stime, conclude Ipto, “indicano la necessità di un potenziamento compreso tra 500 e 1.000 MW”, che si aggiungerebbero ai 500 MW esistenti.
L’Ansa ricorda, infine, che l’attuale interconnessione Grecia-Italia, in funzione dal 2002, ha subito negli ultimi anni numerose interruzioni a causa di guasti.