Gradualmente, negli Stati Uniti, si cominciano ad apprezzare i primi concreti passi delle politiche ambientali della nuova amministrazione Biden. Questo dopo l’era Trump, il quale, tra le altre cose, si era opposto alla costruzione di un un grande parco eolico offshore in stile Europa.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata concessa l’approvazione del Dipartimento degli Interni al progetto Vineyard Wind 1 di Copenhagen Infrastructure Partners (CIP), un’azienda che si occupa della gestione di fondi di investimento legati alle energie rinnovabili. Il nuovo parco eolico offshore sarà dotato di ben 62 turbine, posizionate sull’Oceano Atlantico a 24 chilometri dalle coste dell’isola di Martha’s Vineyard, Massachussetts e genererà abbastanza energia per sostentare 400.000 abitazioni. Questa decisione – ricordano i media americani – fa parte del grande piano di riqualificazione energetica del presidente democratico, che punta a sviluppare una capacità di produzione di 30.000 megawatt attraverso l’eolico entro il 2030.
La scala del progetto è davvero notevole: se ad oggi gli Stati Uniti possono contare su una produzione di 42 megawatt, solo attraverso Vineyard Wind ne verranno prodotti ben 800. Verranno inoltre generati circa 3.600 posti di lavoro nell’area circostante.
L’approvazione di quest’opera è solo il primo passo delle nuove politiche ambientali, specificano i media americani, e la costruzione completa richiederà almeno 5 o 6 anni. Ma l’obbiettivo è quello di iniziare a produrre energia entro il 2023.