Il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS UE) è una delle pietre angolari su cui si fonda la politica dell’Ue per contrastare i cambiamenti climatici e uno strumento essenziale per ridurre in maniera economicamente efficiente le emissioni di gas a effetto serra. È il primo mercato mondiale della CO2 e continua a essere il più esteso.
Un articolo pubblicato nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore, indica che il prezzo dei permessi per l’emissione di CO2 scambiati nel sistema Eu-Ets ha dato un nuovo strappo al rialzo, spingendosi fino a 28,84 euro per tonnellata, su livelli che non si registravano dall’estate 2008, alla vigilia della recessione globale.
L’impennata più significativa, che ha spinto il prezzo della CO2 a superare di slancio la soglia dei 28 euro, era avvenuta mercoledì. Proprio mentre la candidata alla guida del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, illustrava il suo programma.
Ad alimentare i rialzi contribuiscono comunque anche fattori stagionali: con l’arrivo dell’estate, per esempio, il numero dei permessi di emissione collocati in asta si riduce (c’è meno offerta).