Attraverso un’intervista rilasciata al sito Teleborsa.it da Angelo Scipioni – Head of Administration – Enel ha reso noto di aver integrato elementi “finanziari” e “non finanziari” nella Relazione Annuale Consolidata 2019. Scelta presa con particolare attenzione alla lotta al cambiamento climatico e allo sviluppo sostenibile.
“Il nostro primo report integrato costituisce il primo concreto esempio di una relazione in cui le informazioni finanziarie e non finanziarie, sia in termini di dati che di altre informazioni a corredo, sono perfettamente integrate.” – ha dichiarato Scipioni – “Attraverso un tessuto e una narrazione integrata si spiega come alcune performance finanziarie ed economiche, in realtà, siano strettamente connesse al raggiungimento di obiettivi e di performance non finanziarie. Questo anche, e soprattutto, con l’obiettivo di raggiungere i target previsti in termini di sviluppo sostenibile dalle Nazioni Unite e che il Gruppo si è dato negli ultimi anni. La Relazione finanziaria annuale consolidata del 2019 cambia quindi, sostanzialmente, la sua veste. Non si tratta più di un documento solo a uso e consumo degli operatori finanziari, cioè quelli interessati alle performance economiche dell’azienda e del Gruppo, ma diventa uno strumento di comunicazione attiva in cui anche altre informazioni non prettamente economiche o finanziarie hanno un loro peso specifico“.
In generale, riguardo alle prospettive concrete, il sito specializzato in mercati finanziari ipotizza che il mondo delle utilities, in particolare, stia vivendo un’epoca di profonde trasformazioni: il progressivo spostamento della generazione dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, insieme con l’accelerazione nell’elettrificazione dei consumi finali, saranno i trend principali della transizione energetica. A riguardo, Scipioni ha affermato: “Dal punto di vista dello sviluppo sostenibile uno degli obiettivi che abbiamo identificato per Enel è, ovviamente, la grande spinta negli investimenti della generazione rinnovabile. In questo caso abbiamo considerato la capacità installata della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al totale della capacità installata con un target specifico. Questo target che può essere considerato semplicemente un quoziente tra il totale della capacità installata di Enel da qualunque fonte di generazione rispetto alla capacità delle rinnovabili, in realtà, ha uno specifico riferimento rispetto alle performance economiche perché si vede che andando a investire sulle attività di generazione rinnovabile anche le marginalità, e quindi il risultato per gli stakeholder, si incrementano. Dunque la correlazione emerge dal fatto che investendo in una fonte di generazione pulita con l’obiettivo di assolvere al target dello sviluppo sostenibile si crea comunque valore“.
L’intervista si chiude con un accenno ai possibili cambiamenti per ciò che concerne i cambiamenti del modello di business. “La transizione energetica per Enel – conclude Scipioni – ha imposto una ridefinizione di alcune linee strategiche per il Gruppo. La decarbonizzazione e la digitalizzazione sono due dei pillar fondamentali della nuova strategia di Enel e hanno influito anche nel modello di business del Gruppo che diventa, così, un modello integrato anch’esso. Ovviamente la parte di retail, quindi l’attenzione al cliente, diventa sempre più fondamentale. Questo perché la transizione energetica passa assolutamente attraverso l’uso che il cliente fa dell’energia e in questo senso Enel X, che è l’altro segmento importante dell’attività di Enel, è anch’esso un abilitatole a un uso più intelligente dell’energia attraverso piattaforme specifiche e lo sharing delle fonti energetiche“.