20.000 pannelli solari per dare nuova vita all’ex cava di Alpetto, in provincia di Lecco: è questo il progetto di Silea – la multiutility pubblica lecchese che opera nel settore ambientale ed energetico – per trasformare l’area dell’ex miniera del gruppo Holcim in un grande parco fotovoltaico.
Lunedì 6 febbraio, Silea ha ricevuto dall’Assemblea degli 87 Comuni soci il mandato per procedere alla formalizzazione di tutti gli atti necessari per l’acquisizione dell’area dell’ex cava e la successiva realizzazione del nuovo impianto solare.
“Con questa operazione, fortemente legata al nostro territorio, consolidiamo il nostro percorso di diversificazione strategica e di riposizionamento nell’economia circolare attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture, siano esse impianti di riciclo o impianti di recupero energetico”, commenta il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema. “Nello scenario della transizione energetica Silea punta a focalizzarsi sulle fasi a monte della filiera, le attività di generazione. La produzione di energia solare si andrà infatti ad affiancare alla produzione di energia elettrica generata dal trattamento di rifiuti e fanghi di depurazione, nonché alla produzione di energia termica per teleriscaldamento ed alla produzione di biometano da digestione anaerobica”.
L’area della ex cava acquistata da Silea ha una superficie complessiva di oltre 400.000 mq, dei quali almeno 80.000 mq saranno rivestiti da pannelli solari. Sulla base dello studio di fattibilità preliminare, il parco solare avrà una potenza di 8 MWp, a fronte di un investimento di circa 8,5 milioni di euro.
“Abbiamo già svolto una serie di analisi geologiche preliminari e valutazioni di impatto paesaggistico che hanno dato parere favorevole in merito alla fattibilità dell’opera. Si apre ora una ulteriore fase di approfondimento: il via libera definitivo sarà subordinato all’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie” spiega la presidente di Silea, Francesca Rota. “I Sindaci hanno espresso un mandato chiaro a Silea: trasformare un’area oggi non più sfruttata, in un’opportunità di sviluppo sostenibile. Il nuovo parco solare vuole anche essere una soluzione di recupero ambientale e di riqualificazione di una cava non più attiva, in coerenza con il “ trinomio” che caratterizza la nostra mission: ambiente, energia e territorio. I pannelli solari occuperanno circa il 20% dell’area complessiva della ex cava: la restante parte potrà tornare ad essere un grande polmone verde “.