L’energia pulita e rinnovabile generata dal vento per New York. A partire dal 2023, 70.000 abitazioni nella regione di East Hampton, una delle più ricche ed esclusive dello Stato, saranno rifornite di elettricità in modo esclusivo da una centrale eolica offshore, installata a cinquanta chilometri dalla costa, e invisibile dalle dorate spiagge milionarie che avrà di fronte.
L’amministrazione Biden ha annunciato il progetto nel quadro di un programma ben più vasto nell’ambito del Green Deal che prevede la costruzione nei prossimi anni di 12 “fattorie eoliche”, tutte situate nelle acque costiere dell’Atlantico. La decisione – riportano i media americani – ha messo fine ad un dibattito decennale, nel quale gli abitanti delle zone interessate hanno cercato di spostare l’ago delle scelte un po’ più in là, in modo da essere esclusi dalla localizzazione degli impianti. Per anni si è temuto che il rumore delle turbine disturbasse i sogni degli abitanti, e durante gli anni dell’amministrazione Trump persino la causa ambientalista era stata invocata per affossare il progetto, argomentando che un numero enorme di uccelli sarebbero stati uccisi dalla rotazione delle pale dei mulini.
La costruzione del parco di Long Island che avrà il nome di South Fork inizierà il prossimo mese, di fronte alla penisola di Montauk Point. La raccolta dell’energia eolica è indispensabile se gli Usa vogliono perseguire gli obiettivi di riduzione del CO2 generato dall’energia fossile, e contribuire a raggiungere gli obiettivi fissati dalla conferenza di Parigi sul clima, e poi aggiornati nel recente summit di Glasgow. Il segno di tale conversione è che le centrali offshore appena approvate, saranno in gran parte installate nelle acque che costeggiano alcune delle comunità più ricche degli Stati Uniti, e dalle quali proveniva fino a ieri l’opposizione più dura.
Stando ai calcoli del National Renewable Energy Laboratory, la porzione territoriale degli Usa è potenzialmente capace di produrre 10.459 GW (Gigawatts/ora) un ammontare che è pari a nove volte il consumo energetico attuale del Paese, ai quali si aggiungono 4.150 GW che potrebbero essere raccolti nelle acque dei due oceani. A confronto di tale ricchezza virtuale, la produzione collettiva tra terra e mare al momento è di soli 125 GW. Per la prima volta un territorio così vicino ad un’area metropolitana di enorme grandezza verrà servito dall’energia del vento. Entro la fine dell’attuale decennio, l’amministrazione Biden intende espandere la risorsa naturale al 20% del fabbisogno nazionale.