Nonostante sia contestato per questioni ambientali, va avanti il progetto per la creazione del parco eolico offshore davanti alla costa della Bretagna, nella baia di Saint-Brieuc, promosso da Ailes marines, filiale della società spagnola Iberdrola: 62 pali eolici da 8 megawatt installati in un’area di 75 chilometri quadrati nel canale della Manica. Un investimento da 2,4 miliardi di euro – riporta un comunicato – che, a regime, nel 2023, fornirà energia elettrica a oltre 800mila abitanti della regione, il 9% della popolazione bretone.
La parte più avanzata del progetto è quella che riguarda la costruzione dell’imponente sottostazione, nodo della rete di trasmissione dell’energia elettrica. L’elettricità prodotta da ciascun palo eolico sarà trasmessa attraverso un cavo sottomarino alla sottostazione installata al centro del parco eolico in mare. Un enorme trasformatore porterà l’elettricità a una tensione di 220.000 volts, permettendo l’efficace trasmissione dell’energia. Inoltre, la sottostazione sarà collegata, con un cavo dell’alta tensione, alla stazione di terraferma per alimentare la rete elettrica.
La sottostazione destinata al parco eolico in mare è un gigantesco impianto metallico di 1,740 tonnellate, alta 25 metri, e lunga 50, su quattro piani. È in fase di realizzazione da giugno 2020 in Belgio, ad Anversa, in un cantiere sul fiume Schelda, da parte di due società, Equans, filiale di Engie, e Smulders, filiale di Eiffage. A maggio sarà trasferita nella baia di Saint-Brieuc e installata sulla piattaforma gigantesca: un mostro alto 50 metri, gestito da terra.