Le esportazioni nette di energia elettrica francese verso l’Italia e la Spagna non sono riuscite a riprendersi dopo il lockdown che ha condizionato in negativo la domanda del secondo trimestre in tutti e tre i paesi. Lo si evince dai dati ufficiali dei tre gestori di rete nazionali: Red Electrica de Espana (REE), Reseau de Transport d’Electricite (RTE) e Terna. In particolare, la domanda di energia nei tre mercati è scesa al 18% al di sotto dei livelli del 2019 al culmine del lockdown ad aprile. Il volume Francia-Italia è stato pari a circa un terzo del livello dell’anno scorso nel mese di agosto, mentre quello spagnolo è sceso al 2% di quello del 2019.
Prima del blocco per il Covid-19 che ha colpito tutti e tre i paesi da metà marzo, il volume transfrontaliero dalla Francia all’Italia era aumentato di circa il 16% rispetto all’anno precedente nel primo trimestre, attestandosi a circa 1,9 TWh/mese. Poi si è registrata un’inversione di tendenza con un calo del 55% rispetto all’anno precedente per una media di 0,7 TWh/mese per aprile-luglio, prima del calo più accentuato del mese di agosto.
La dinamica ha avuto un andamento analogo anche al confine tra Francia e Spagna. Il volume di elettricità che va a sud attraverso il collegamento trans-pirenaico da 2,8 GW è sceso del 21% su base annua per il primo trimestre, per poi subire un calo del 48% su base annua a luglio, prima di scendere quasi interamente ad agosto fino ad oggi. I dati della spagnola REE mostrano solo 12,9 GWh di flussi netti da agosto a oggi dalla Francia alla Spagna, in calo rispetto ai 630 GWh dello stesso mese di agosto dello scorso anno.