Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato dei comuni della Città metropolitana di Milano, ha stretto un accordo per fornire biometano a un costo calmierato del 45% alle aziende pubbliche partner. Si tratta di biocarburante generato dai fanghi di depurazione presso l’impianto di depurazione di Bresso-Niguarda, il cui impiego consente di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) dell’85% rispetto ai veicoli a benzina. In tre mesi, fino al 31 gennaio, verranno erogati fino a 100mila kg di biometano per consentire ai mezzi di trasporto di percorrere oltre 2milioni di Km.
“Il biometano che produciamo dal 2016 presso l’impianto di Bresso rappresenta una delle più importanti sfide ambientali intraprese dall’azienda. – racconta Alessandro Russo – “Quando è nata la sperimentazione in collaborazione con Fca (Fiat Chrysler Automobiles) e il Cnr-Iia (Istituto di Inquinamento Atmosferico), non esisteva una normativa che prevedesse la produzione di biometano dagli scarti dei depuratori. I risultati ci hanno dato ragione: dopo aver dimostrato l’alta qualità del prodotto estratto dai fanghi, siamo arrivati a una produzione su scala industriale e ai primi 3 punti di distribuzione, che possiamo definire ‘a Km 0’. Ma è solo l’inizio: nel 2023 la produzione di biometano dalla Forsu aumenterà esponenzialmente“.
Nel 2023, quando entrerà in funzione la nuova Biopiattaforma, polo di economia circolare che Cap sta costruendo a Sesto San Giovanni, le 30mila tonnellate di Forsu provenienti dai Comuni di Sesto San Giovanni, Pioltello, Cormano, Segrate, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo, saranno trasformate in 1.568.000 kg all’anno di biometano che servirà ad alimentare 2.050 vetture percorrendo più di 40 milioni di chilometri.