Il convegno “Prosumer: generazione ed efficienza alla luce del PNIEC”, organizzato da Elettricità Futura e FIRE, ha approfondito l’opportunità di modelli come l’autoconsumo, la generazione distribuita, le comunità energetiche e l’evoluzione del ruolo del consumatore.
Le nuove direttive europee su rinnovabili ed efficienza energetica (RED e EED) e l’implementazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima andranno a modificare profondamente il mercato elettrico, generando opportunità non solamente per la filiera industriale e per le piccole e medie imprese. Il consumatore avrà infatti un ruolo sempre più attivo in questo processo attraverso la scelta del fornitore di energia e la corretta valutazione delle offerte commerciali e dei servizi connessi, l’autoproduzione e adozione di sistemi di accumulo e di gestione in termini di efficienza dei consumi e l’implementazione di meccanismi come la demand side response o il vehicle-to-grid.
Rendere modelli come la generazione distribuita e l’autoconsumo il primo esempio di Green New Deal è l’auspicio volto da Luciano Barra, Ministero dello Sviluppo Economico, ad apertura convegno. “Risulta fondamentale in quest’ottica – dichiara Andrea Zaghi, Elettricità Futura – semplificare l’attuale quadro normativo, regolamentare i nuovi sistemi in autoconsumo, evitando un’inefficiente duplicazione della rete e prevedendo che siano alimentati da rinnovabili o cogenerativi ad alta efficienza, e assicurare una completa integrazione delle comunità energetiche e delle risorse distribuite nei meccanismi di mercato”.
Dario Di Santo, FIRE, ha quindi evidenziato che “L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili giocheranno un ruolo primario nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Combinate insieme risparmio energetico e generazione in loco con autoconsumo rappresentano la migliore soluzione possibile, portando benefici al singolo e alla collettività. Presentano però differenze importanti che rendono questa unione non scontata: una diversa complessità (l’efficienza richiede competenze diffuse, tipiche ad esempio degli energy manager, e strumenti mirati, come i sistemi di gestione dell’energia) e target separati (che possono spingere a politiche non sinergiche). Per conseguire uno sviluppo armonico giocheranno un ruolo essenziale le politiche, da improntare al principio energy efficiency first, e la diffusione di idonei strumenti di mercato: sistemi di gestione dell’energia, modelli di business, accordi volontari, regole di mercato per promuovere l’autoconsumo, etc. È su questi aspetti che occorre lavorare.”
Nel corso del convegno Gervasio Ciacca, ARERA, ha evidenziato i cambiamenti del quadro regolatorio per consentire la diffusione dell’autoconsumo. Luca Benedetti, GSE, in merito all’impatto dell’autoconsumo sul consumatore finale ha sottolineato come l’onere unitario in capo ai clienti finale diminuirà.