L’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità la legge sulle Comunità energetiche da fonti rinnovabili (Cer) e l’autoconsumo collettivo, che rappresenta una sintesi della proposta della Giunta e di due progetti dei consiglieri di Lega e M5S.
La legge, composta di nove articoli e disponibile in allegato, sosterrà gruppi di persone fisiche, imprese, enti territoriali, centri di ricerca e associazioni che decidono di agire collettivamente per produrre, distribuire, scambiare, accumulare energia attraverso impianti di energia rinnovabile.
In particolare, la legge individua le “azioni di sistema” e le misure di sostegno e promozione, prevedendo l’erogazione di contributi e strumenti finanziari alla costituzione e progettazione delle Cer, fino all’acquisto e installazione degli impianti di produzione e di accumulo.
Sono inoltre previste iniziative di comunicazione e informazione sui temi dell’energia rinnovabile e dell’autoconsumo e di formazione delle professionalità coinvolte, nonché accordi con i Comuni e con l’Anci Emilia-Romagna finalizzati alla diffusione e condivisione delle “migliori pratiche”.
La Regione e gli enti locali individueranno, entro un anno dall’entrata in vigore della normativa, i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche da mettere a disposizione per l’installazione degli impianti a servizio delle Cer.
Per l’attuazione, oltre il primo stanziamento inserito nella legge di 200.000 € per il 2022 e 150.000 € per il 2023, la Regione utilizzerà le nuove risorse comunitarie destinando almeno 12 milioni € del Fesr, da affiancare ai fondi del Pnrr.