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Efficienza energetica in casa, ecco dove investono gli italiani per ridurre le dispersioni

L’arrivo dei primi freddi spinge gli italiani a riflettere sugli interventi da fare per ottimizzare la propria casa dal punto di vista energetico. L’obiettivo non è ridurre soltanto l’impatto ambientale, ma anche il peso delle bollette sull’economia familiare.

Negli ultimi anni, la possibilità di avvalersi del Superbonus 110 aveva spinto a investire in interventi sostanziosi che permettessero di sistemare o sostituire gli elementi disperdenti ed energeticamente inefficienti presenti nella propria abitazione, con ricadute positive sulle bollette. Secondo quanto rilevato da ProntoPro, il marketplace di riferimento per i servizi professionali che mette in contatto domanda e offerta, il corretto isolamento delle pareti esterne — per esempio tramite l’installazione del cappotto termico e il rifacimento della facciata — consente infatti un risparmio del 40% in bolletta, mentre la sostituzione degli infissi può portare a migliorare del 20% l’efficienza energetica dell’intera abitazione.

Oggi, però, la situazione sta cambiando. La manovra economica proposta per il 2024 sta portando gli italiani a fare scelte differenti rispetto al passato.

Il report di ProntoPro.it indaga, in particolare, i servizi, tra quelli utili a ottimizzare la propria abitazione dal punto di vista energetico, che hanno registrato un incremento delle richieste. Protagonista, in questo caso, è l’installazione di un impianto di domotica (+38% rispetto al 2022), che permette di controllare da remoto i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione della casa (interna ed esterna) e l’automatizzazione di finestre, tapparelle e tende da sole, consentendo così di misurare anche i consumi. A giovarne sono, infatti, le spese a fine mese: gli esperti di ProntoPro evidenziano che la gestione intelligente degli impianti attraverso la domotica può generare un taglio dei costi in bolletta del 25%. L’attenzione degli italiani è rivolta anche alla caldaia, per la quale si registra un aumento del 18% per le richieste di sostituzione o installazione di un nuovo apparecchio e dell’11% per quelle di manutenzione o revisione, e allo scaldabagno, le cui richieste sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 7% per gli stessi servizi.

In termini di richieste di montaggio e allacciamento di un nuovo impianto, per quanto riguarda le caldaie, in cima alle preferenze degli italiani ci sono quelle alimentate a metano (77,61%), seguite dalle pompe di calore elettriche (11,98%), impianti molto energivori, che garantiscono risparmi solo se abbinati a un impianto fotovoltaico e la cui preferenza, dopo i picchi del 2021 e 2022, si è ridotta in seguito allo stop del Superbonus 110.

 

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