Prende ufficialmente il via EnergyPOP: la campagna di responsabilità sociale d’impresa promossa da AzzeroCO2, società specializzata in sostenibilità ed energia, in collaborazione con Legambiente, pensata per realizzare impianti fotovoltaici grazie al sostegno delle aziende, su edifici di edilizia residenziale pubblica e di proprietà di cooperative o associazioni impegnate in ambito sociale, per produrre energia elettrica a beneficio delle persone in povertà energetica.
Un’iniziativa innovativa – riporta un comunicato – che, facendo leva sulla sinergia tra pubblico e privato, punta a moltiplicare i progetti di fotovoltaico sociale, incrementando l’accesso all’energia pulita e solidale.
EnergyPOP intende sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità energetica, che secondo i dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica sono 2,2 milioni*. Il caro bollette, unito all’inefficienza del 60% del parco immobiliare nazionale, rende oggi sempre più difficile per molti nuclei familiari l’accesso a servizi energetici essenziali come il riscaldamento, l’illuminazione e l’uso di elettrodomestici nel proprio ambiente domestico. Secondo quanto affermato dall’Unione Europea sono le famiglie con carichi familiari maggiori o con componenti fragili (bambini, disabili, anziani) o monoparentali ad avere maggiori difficoltà a soddisfare i propri bisogni energetici fondamentali**.
La Campagna vuole quindi essere uno strumento di supporto a tali situazioni e, allo stesso tempo, un passo concreto verso la decarbonizzazione del sistema energetico nazionale. Per perseguire i goal europei di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e diventare climaticamente neutrali entro il 2050 è infatti essenziale accelerare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
La potenza da fotovoltaico ad oggi in esercizio in Italia ammonta a 2,5 GW: l’obiettivo per il nostro Paese è di arrivare entro il 2030 a raggiungere i 12 GW di energia solare prodotta. Il fotovoltaico sociale promosso dalla Campagna EnergyPOP è uno strumento per sostenere la transizione energetica del Paese e, al tempo stesso, contribuire al taglio delle emissioni climalteranti previsto entro la metà del secolo. Un impianto fotovoltaico da 20 kW evita di emettere, in 20 anni, circa 200.000 kg di CO2 pari all’assorbimento medio di 1000 alberi nello stesso arco temporale.