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Dl Energia, Cappelletti (M5S): “Governo tassa rinnovabili e affossa transizione energetica”

Riguardo al dl Energia riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Onorevole Enrico Cappelletti, Membro Commissione Industria alla Camera dei Deputati (Gruppo Movimento 5 Stelle).

Invece di sostenere e promuovere la transizione energetica ed ecologica, il centrodestra rema nella direzione opposta. Nel dl Energia infatti, anziché colpire le rendite e gli extraprofitti delle fossili, colpisce le rinnovabili e l’ambiente. In un momento in cui la Cop 28 punta a superare l’utilizzo dei combustibili fossili per ridurre i costi energetici e contrastare i rischi dei cambiamenti climatici, il governo Meloni va controcorrente incentivando nuove trivelle per estrarre idrocarburi, prevede altri due nuovi rigassificatori, misure per lo stoccaggio della Co2 , tecnologia di dubbia efficacia, e sostegni agli impianti con bioliquidi. E ancora, impone una tassa ai titolari di impianti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW, che abbiano acquisito il titolo per la costruzione nel periodo che intercorre tra l’1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2030. Con la nuova tassa i titolari di impianti rinnovabili dovranno pagare 10mila euro all’anno per ogni megawatt di potenza, per i primi tre anni dalla data di entrata in esercizio, per alimentare un fondo di compensazione dedicato ai territori. In questo modo si vanno a danneggiare anche le comunità energetiche che sono lo strumento più efficace per ridurre i costi energetici per famiglie e imprese.”

“Facciamo presente al Governo che le compensazioni devono essere attribuite agli impianti del settore Oil & Gas per attenuare l’impatto ambientale e sanitario che questi impianti alimentano, e non alle rinnovabili che contribuiscono alla decarbonizzazione. Forse la premier Meloni non è a conoscenza degli ultimi dati sulle morti legate alla combustione di risorse fossili: secondo un recente studio pubblicato sul British Medical Journal i combustibili fossili uccidono 5 milioni di persone all’anno, di cui almeno 50 mila in Italia. Dati allarmanti che dovrebbero far riflettere sulle decisioni da prendere. E invece ci troviamo di fronte a un governo che continua a ignorare i rischi delle proprie azioni. Noi non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci, il Movimento 5 Stelle non smetterà di sostenere la strada delle rinnovabili che difenderemo anche nel prossimo esame parlamentare del dl Energia.

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