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Decreto Fer X, Italia Solare scrive al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Italia Solare ha inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sollecitando un’approvazione celere del decreto Fer X. Il decreto vuole incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

Sulla bozza del decreto Fer X in circolazione da qualche settimana arriva un primo commento di Italia Solare, che esprime “soddisfazione” per il decreto che sta venendo alla luce e per il prezzo di riferimento a base d’asta per il FV di 85 €/MWh, definito “sfidante ma realistico”.

Nella lettera, Italia Solare chiede che il decreto diventi operativo il prima possibile. Al momento, ad eccezione degli incentivi per le comunità energetiche, non è attivo alcun meccanismo di sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

“Ringraziamo il ministero che ha fornito importanti chiarimenti in merito a diversi punti della bozza di decreto – commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare – Il capo dipartimento ha inoltre manifestato grande attenzione alle nostre segnalazioni affinché lo stesso Fer X possa esprimere il suo enorme potenziale. Obiettivo primario rimane infatti che si faccia chiarezza sulle aree da solarizzare. In particolare, è necessaria farla su quelle di accelerazione previste dall’ultima direttiva sulle rinnovabili e oggetto di una delle riforme del Pnrr”.

Nel testo della bozza sono presenti alcuni punti cruciali, tra cui il mandato a Terna e Gse di preparare, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, una proposta per la progressione temporale dei contingenti disponibili nelle aste per i prossimi cinque anni, così come una proposta dei coefficienti da applicare alle offerte di riduzione del prezzo di riferimento per ogni zona di mercato.

“Questi passaggi sono fondamentali per le decisioni di investimento”, continua la lettera. “Riteniamo indispensabile che siano svolti ascoltando le associazioni di categoria in modo da semplificare gli adempimenti successivi all’emanazione del decreto e da indirizzare gli incentivi verso impianti che, considerati anche i vincoli di rete, possano da subito dare un contributo agli obiettivi 2030”.

Italia Solare pone come punto principale quello della determinazione dei costi di esercizio soggetti a indicizzazione, che deve essere concertato con le associazioni. In particolare, il testo deve tenere conto anche delle autorizzazioni già rilasciate, della tipologia di impianti e della loro localizzazione geografica. “Poiché i consumi sono concentrati nelle regioni settentrionali, mentre gli impianti di grandi dimensioni sono prevalentemente al sud, Italia Solare chiede di considerare l’opportunità di coefficienti che stimolino l’insediamento di impianti anche nel Nord”, conclude la lettera.

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