Un parco solare di moduli fotovoltaici, con un sistema di desalinizzazione dell’acqua di mare azionato dal calore sotto ogni pannello, potrebbe generare elettricità da fonti rinnovabili e acqua purificata. L’innovativa tecnologia – che potrebbe rivoluzionare la vita a milioni di persone costrette a combattere quotidianamente con la mancanza di acqua potabile ed energia – è stata elaborata dal Prof. Peng Wang della King Abdullah University of Science and Technology in Arabia Saudita.
Il progetto è stato presentato su Nature Communications e si presta ad essere impiegato soprattutto nelle zone aride, dove è più frequente trovare grandi impianti fotovoltaici e la mancanza di acqua è un problema cronico.
L’innovativo dispositivo multifunzionale, in sintesi, funziona così: si tratta di un pannello solare (di silicio) sotto al quale si trovano serbatoi “impilati” dove scorre l’acqua da depurare (inquinata o semplicemente salmastra). Il calore dissipato dal pannello fa evaporare l’acqua dal primo serbatoio e il vapore acqueo così prodotto, ripulito dalle impurità, viene catturato da una speciale membrana dove condensa in acqua potabile. Il calore dissipato dal processo di condensazione viene utilizzato per far evaporare l’acqua dal livello successivo e così via.
Wang ha sottolineato come l’applicazione del potabilizzatore non interferisca sulle prestazioni energetiche dei pannelli, che potrebbero quindi continuare a lavorare senza perdite di efficienza. Prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di realizzare un prototipo in larga scala del loro dispositivo per metterlo alla prova in un contesto realistico.