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Associazioni rinnovabili: “Covid-19 opportunità per il Green Deal europeo”

Le misure di stimolo economico che l’Unione europea sta mettendo in campo per affrontare l’emergenza coronavirus dovranno essere integrate con le azioni previste per i il progetto European Green Deal.

Oltre 30 associazioni europee, che rappresentano i settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, hanno inviato ai leader politici della Ue una lettera congiunta, in cui si chiede di “integrare pienamente” il Green Deal europeo nella strategia di stimolo economico attualmente in fase di elaborazione per contrastare l’impatto finanziario della pandemia di coronavirus.

Tra le associazioni protagoniste dell’iniziativa anche SolarPower Europe, che sul proprio sito ha pubblicato la lettera.

La crisi che stiamo affrontando – riporta un significativo passaggio nella lettera – potrebbe paradossalmente essere la grande occasione per accelerare la transizione energetica. Investire in infrastrutture a zero emissioni, in impianti e in tecnologie innovative per l’energia pulita sarebbe la strada migliore e meno costosa per una ripresa economica a livello nazionale e sovranazionale, preparando al contempo le basi per un sistema energetico sicuro e sostenibile“.

Gli investimenti verdi attualmente in corso dovrebbero, secondo le associazioni, essere considerati servizi essenziali, al pari della fornitura di energia elettrica. Dal momento che la green economy sarà uno dei motori più importanti per la ripresa economica, è fondamentale in questo momento tenerlo ben oliato.

E una volta che saremo pronti ripartire, puntiamo sulle energie rinnovabili: creano moltissimi posti di lavoro, sono velocemente cantierabili e ci riporteranno alla crescita“, ha commentato Giles Dickson, amministratore delegato di WindEurope.

Walburga Hemetsberger, amministratore delegato di SolarPower Europe, ha invece citato un recente studio del Joint Research Centre (JRC), in cui si dimostra che due terzi del potenziale fotovoltaico installabile sui tetti degli edifici europei potrebbe già oggi fornire elettricità a prezzi inferiori rispetto alle attuali tariffe residenziali. Puntare su questo offrirebbe l’opportunità di affrontare la povertà energetica, aumentando al contempo l’occupazione locale nei settori dell’installazione, della manutenzione e dell’edilizia in un momento così difficile per l’Europa.

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