Se gli interventi di riqualificazione energetica vengono realizzati su unità immobiliari adibite promiscuamente ad attività, arti o professioni, la detrazione fiscale passa dal 110 al 50%. È uno degli ultimi chiarimenti forniti ieri dall’Agenzia delle Entrate in tema di Superbonus.
Nello specifico del chiarimento fornito dall’Agenzia, la parte istante (colui che presenta l’istanza) dichiara di voler realizzare sulla sua abitazione vari lavori che apporterebbero un miglioramento di due o più classi energetiche. Il contribuente precisa che l’immobile in questione è un’abitazione unifamiliare adibita in parte a Bed and Breakfast, la cui attività è esercitata in forma professionale con partita IVA. La parte istante chiede se nel caso prospettato possa usufruire della detrazione del 110%.
Questa la risposta dell’Agenzia delle Entrate: “Ai sensi del comma 9, lettera b) del citato articolo 119 sono agevolabili gli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari, salvo quanto previsto al comma 10”.
“Sulla base di tale documento di prassi”, si legge nella risposta dell’Agenzia, “il Superbonus spetta alle persone fisiche che svolgono attività di impresa o arti e professioni qualora le spese sostenute abbiano ad oggetto interventi effettuati su immobili appartenenti all’ambito privatistico e, dunque, diversi da quelli strumentali, alle predette attività di impresa o arti e professioni, dalle unità immobiliari che costituiscono l’oggetto della propria attività, dai beni patrimoniali appartenenti all’impresa.”
In sintesi, l’Agenzia ha precisato che se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50%, quindi la detrazione è calcolata sul 50 per cento delle spese sostenute.