La startup australiana Lavo punta sull’idrogeno come ingrediente principale della sua nuova batteria, che ha una capacità di 40 kWh. Si tratta del primo accumulatore alimentato a idrogeno rivolto alle persone.
L’innovativo sistema – riporta un comunicato – è composto da una scatola di 1,7×1,2 metri che contiene una cella a combustibile e può immagazzinare una quantità di energia 2-3 volte superiore rispetto ad altri modelli domestici, sufficiente a sostenere una famiglia fino a tre giorni. Inoltre, il sistema comprende anche una batteria agli ioni di litio e un depuratore d’acqua.
Il modulo di batteria ibrida litio-idrogeno, poco più grande di un frigorifero, è una delle soluzioni di accumulo energetico a lungo termine che Lavo offre ai consumatori. In collaborazione con altre aziende, Lavo – specifica la nota – si concentra sullo sviluppo di principi di progettazione legati alla durata, alla sicurezza e all’accessibilità. Il principale vantaggio del prodotto della start-up è che è ecologico e ha una durata di vita più lunga rispetto ad altri prodotti (stimata in circa 30 anni). La batteria sarà più compatta rispetto a modelli simili e le impostazioni potranno essere effettuate tramite un’applicazione per smartphone.
L’accumulo energetico è una parte assolutamente essenziale del sistema energetico. Entro il 2040, il mercato potenziale totale di riferimento – sostiene Lavo – potrebbe rappresentare l’equivalente del 10% di tutta l’elettricità consumata, raggiungendo da 1,5 a 2,5 TW di capacità globale (più di 1.000 miliardi di dollari USA). Inoltre, si prevede che l’idrogeno verde diventerà un mercato da 15 trilioni di dollari entro il 2050, fornendo il 25% del fabbisogno energetico mondiale.