A gennaio i consumi di energia elettrica in Italia hanno fatto registrare un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2021, crescita meno sostenuta rispetto ai mesi precedenti (+5,6% a dicembre e +3,8% a novembre). Secondo i dati di Terna il fabbisogno di elettricità nel nostro Paese è stato pari a 27,5 miliardi di kWh. Queste le principali evidenze emerse dal nuovo “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico” relativo al mese di gennaio 2022 pubblicato dalla società che gestisce la rete di trasmissione nazionale.
Nel dettaglio, gennaio quest’anno ha avuto un giorno lavorativo in più (20 vs 19) e una temperatura media mensile in linea rispetto a gennaio del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, – rileva Terna – risulta in crescita dello 0,9%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio è stata ovunque positiva: +1% al Nord, +1,5% al Centro e +2,5% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, invece, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una flessione dell’1,8% rispetto al mese precedente (dicembre 2021).
Nel mese di gennaio 2022, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 91% con produzione nazionale e per la quota restante (9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 25 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 30% della domanda elettrica. In forte crescita la produzione fotovoltaica (+40%), dovuta principalmente a un maggior irraggiamento solare. Positive anche le produzioni da fonte termica (+13,4%) e geotermica (+3%); in flessione le fonti di produzioni idrica (-34%) ed eolica (-2,8%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -24,3% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+27%) e di una diminuzione dell’import (-17,6%), fenomeno che si è registrato già nei mesi di novembre e dicembre 2021.
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una flessione dell’1,8% rispetto a gennaio del 2021 (e dello 0,7% rispetto a dicembre 2021, con dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario). Il dato riflette un’attenuazione della produzione nei comparti della siderurgia, della meccanica e della chimica; in crescita, invece, i consumi dei settori dei mezzi di trasporto, dei materiali da costruzione e degli alimentari.