Per circa un mese è stato possibile accedere alla rete Supercharger di Tesla per ricaricare la propria auto elettrica, a prescindere dal tipo di marca… Ma ciò è accaduto solo grazie ad un bug!
É infatti emerso che sui Supercharger V3 in Europa era presente un problema software che permetteva a tutti di poter ricaricare attraverso il connettore CCS Combo 2. Di conseguenza anche i veicoli a batteria non Tesla potevano alimentarsi gratuitamente.
Sono stati fatti alcuni test con diverse autovetture, come la Porsche Taycan, la Volkswagen ID.3, la Kia e-Niro , la Opel Ampera-e, la Hyundai Kona Electric, e altre. In tutti i casi è stato possibile ricaricare senza alcun problema. Quanto emerso ha fatto immediatamente ipotizzare che la società americana stesse, in realtà, lavorando a qualche progetto per rendere i suoi Supercharger accessibili anche a vetture di altri marchi.
Effettivamente, in passato Elon Musk si era detto aperto all’idea di condividere i Supercharger con altre case automobilistiche, ma solo dietro un accordo sulla condivisione dei costi. Infatti Tesla ha fatto sapere di essersi adoperata per risolvere il problema del bug rapidamente. E oggi i punti di ricarica sono tornati accessibili solamente alle auto Tesla.
Come giustamente ha fatto notare il sito specializzato hdmotori.it, i Supercharger sono una risorsa preziosa per la società americana, soprattutto adesso che la sua flotta di autovetture sta crescendo rapidamente. Difficile pensare che Elon Musk potesse concederne l’utilizzo rischiando un’invasione da parte delle altre auto elettriche, cosa che avrebbe reso complicata la ricarica dei propri modelli.