Via libera del Senato con 182 sì e nessun contrario al decreto Aiuti bis, che contiene anche le modifiche al Superbonus. Ora il testo approda alla Camera per l’ok definitivo, atteso nella giornata di giovedì. Nel Dl da 17 miliardi, tra l’altro, le regole per smart working, bollette e pensioni. Il via libera dell’emendamento in commissione era stato annunciato all’avvio dei lavori dell’Aula di Palazzo Madama uno dei due relatori del provvedimento, il presidente della commissione Finanze Luciano D’Alfonso (Pd). L’esame dell’Aula di Palazzo Madama è ora in corso con la relazione dell’altro relatore, il presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco (M5s).
Lo stallo dei giorni scorsi è stato superato grazie a un emendamento. Con la modifica all’attuale normativa, la responsabilità in solido nella cessione dei crediti dei bonus edilizi e superbonus si configurerà solo se il concorso nella violazione avviene “con dolo o colpa grave”. La norma introdotta dovrebbe aiutare quelle imprese che avevano accumulato crediti nel proprio cassetto fiscale senza riuscire a cederli alle banche: in sostanza d’ora in poi verrà punito solo chi truffa in modo consapevole, mentre in tutte le altre situazioni la responsabilità verrà alleggerita.
Inoltre, per i crediti sorti prima degli obblighi (introdotti col decreto di novembre 2021) di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e attestazioni, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, la responsabilità solidale sarà circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire comunque la documentazione di asseverazione “ora per allora”.