Stabilizzare il Superbonus 110% fino al 2024 e ampliare la sua portata per coinvolgere il maggior numero di interventi possibili. È l’obiettivo che, come spiegato dal Senatore M5S, Gianni Girotto, il Governo intende raggiungere con il Decreto c.d. “Agosto”. La norma, in Senato per la conversione in legge, potrebbe essere emendata con una serie di proposte che, se approvate, modificherebbero la neonata disciplina sulla detrazione fiscale maggiorata al 110%.
Girotto – nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook – ha specificato che il Governo sta valutando la proroga del Superbonus 110% dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2024. L’idea era stata ventilata anche dal Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, durante un’audizione sul Recovery Fund.
Le potenziali modifiche del Senato, ha spiegato il Presidente della commissione Industria e Commercio del Senato, puntano anche ad ampliare i beneficiari del Superbonus e gli interventi agevolati. Ma le medesime devono fare i conti con le disponibilità finanziarie. Per questo motivo – ha detto Girotto – per il momento si sta lavorando agli obiettivi più urgenti, che potrebbero essere finanziati dal Recovery Fund. “Man mano che saranno disponibili nuove risorse, si valuteranno ulteriori estensioni della misura, come l’inclusione degli edifici produttivi e degli alberghi.”
Il Senatore si è soffermato, in relazione al Superbonus, anche sulla definizione di accesso autonomo. “Stiamo cercando di definire la migliore formula che classifichi cosa significhi accesso autonomo dall’esterno e indipendente”. L’obiettivo è rendere la norma più omnicomprensiva possibile, senza tagliare fuori una serie di casistiche. La normativa ha fornito la definizione di “edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno” per includere espressamente nel Superbonus 110% le villette a schiera, ma gli operatori del settore hanno sottolineato che alcune tipologie di abitazioni, con accessi non indipendenti o dall’interno di complessi residenziali, rischierebbero l’esclusione.
Girotto ha poi affrontato il tema delle irregolarità urbanistiche di molti edifici. La ratio delle modifiche proposte è “salvare nei condomìni il grosso dell’intervento, cioè quello sulle parti comuni, dato che il maggior beneficio si ottiene con la posa del cappotto termico e la sostituzione dell’impianto termico”. L’Agenzia delle Entrate ha già fornito una consulenza giuridica sull’argomento spiegando che gli interventi “leggermente abusivi” e quelli realizzati sugli immobili non ancora condonati possono ottenere i bonus fiscali.