L’Italia è un Paese privilegiato per la quantità e la qualità di energia che il sole trasmette sulla superficie terrestre, che è possibile sfruttare attraverso la tecnologia fotovoltaica. Per questo motivo la multinazionale canadese Solar Power Network, leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale, ha scelto l’Italia per cominciare il suo piano di sviluppo in Europa, con un piano di investimenti di 100 milioni di euro per aiutare le aziende che vogliono avviare una transizione energetica basata sulle rinnovabili attraverso soluzioni «capital free».
«Con i suoi 800 mila impianti fotovoltaici in esercizio, per una potenza installata di 22 mila MW ed una produzione complessiva di 26,8 TWh di energia, l’Italia parte bene» osservano gli analisti di Solar Power Network in un comunicato della società.
Il modello di business di Solar Power Network è quello di realizzare gli impianti fotovoltaici per “autoconsumo”, con la formula dei Power Purchasing Agreement “verdi” («Green PPA») che consentono al cliente di veder realizzato gratuitamente l’impianto sulla base delle proprie esigenze energetiche elettriche, attraverso l’acquisto mensile dell’energia prodotta dall’impianto, ad un prezzo più basso di almeno il 20% di quella precedentemente acquistata dalla rete.
«Così si può passare all’energia rinnovabile a costo zero, senza assumersi l’onere dell’acquisto ed installazione di pannelli solari o quant’altro e dopo appena 10 anni il cliente può decidere di riscattare l’impianto, pagando il 20% del suo valore iniziale, o di proseguire nell’acquisto dell’energia per altri 5 anni ed ottenere così senza oneri la piena proprietà dell’impianto» spiega l’ingegner Peter Goodman, presidente e Ceo di Solar Power Network.
«Ma non è solo una questione meramente economica» puntualizza Giorgio Mottironi, senior partner di BAngels, società che supporta Solar Power Networknello sviluppo del mercato italiano, «Oggi -prosegue Mottironi- scegliere il solare, per le industrie e le corporate, è una responsabilità per la dimensione sociale ed ambientale in cui operano: non esiste altra via più rapida ed efficace per ridurre il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 e dare una veste completamente diversa al modo in cui si può essere percepiti dal mercato e dai consumatori».