Socomec – società specializzata nella disponibilità, il controllo e la sicurezza delle reti elettriche a bassa tensione per l’industria e il terziario – continua a investire nello sviluppo di soluzioni di stoccaggio fisse e mobili. In occasione della gara “500 Nocturnes”, svoltasi lo scorso settembre all’autodromo “Anneau du Rhin” a Biltzheim (Alsazia), Socomec ha presentato il progetto demo di e’car: un’unità mobile di stoccaggio dell’energia e il veicolo elettrico da corsa che la completa.
Questo veicolo alimentato dalla soluzione ESS mobile di Socomec – riporta il comunicato della multinazionale francese diffuso in queste ore – ha effettuato alcuni giri di pista dimostrativi durante le prove. Il programma, condotto in partnership con E’nergys, IBS e Pegasus Racing, era volto a consentire la ricarica rapida dei futuri veicoli elettrici da corsa tramite l’utilizzo di soluzioni di stoccaggio di energia pulita e senza investimenti per le infrastrutture dei circuiti di gara.
Ivan Steyert, AD di Socomec, ha sottolineato l’importanza di questo progetto: “Raccogliamo una sfida: quella di realizzare una stazione mobile di stoccaggio dell’energia, novità assoluta al momento. Facciamo leva sulle nostre competenze: comprovata esperienza, sistemi affidabili e capacità di adattare le nostre tecnologie a situazioni molto esigenti. Affrontiamo infatti la necessità del trasporto di batterie pronte all’uso, cosa impossibile oggi con le batterie a ioni di litio tradizionali, grazie alla nostra partnership con la società IBS, specializzata in questo settore. ”
Al di là dell’applicazione sportiva – ricorda il comunicato – la stazione mobile di stoccaggio dell’energia servirà ad alimentare in modo temporaneo numerose applicazioni: siti isolati, gestione di eventi sportivi e culturali, fiere, cantieri, interventi di emergenza.
Dal 2011, con l’avvento del fotovoltaico, Socomec ha sviluppato soluzioni fisse di stoccaggio di energia, alcune all’interno di progetti-pilota europei (Nice Grid e Nice Smart Valley), guidati da Enedis, ottenendo un record mondiale di autonomia di 10 ore di funzionamento in isola. “Simulando una commutazione di potenza della rete continentale, collegate da batterie e non da un gruppo elettrogeno diesel, il consorzio ha testato la fattibilità tecnica di una soluzione pulita e industrializzabile la cui affidabilità e regolarità di fornitura di energia sono nostra responsabilità”, spiega Antoine Baveux, direttore Energy Storage in Socomec. Queste soluzioni concorrono a rendere accessibile l’energia elettrica in zone remote e a rendere tale energia più pulita. Consentono infatti di limitare gli impatti della produzione intermittente delle energie rinnovabili e di ridurre o eliminare l’utilizzo di gruppi elettrogeni che funzionano con energie fossili.