Enel ha comunicato i risultati del primo semestre del 2020, periodo chiuso con ricavi in contrazione del 18,5%: il giro d’affari del colosso elettrico è passato da 40,97 miliardi a 33,38 miliardi di euro.
“Enel, grazie alla diversificazione geografica, al modello di business integrato lungo la catena del valore, a una solida struttura finanziaria, nonché al livello di digitalizzazione raggiunto che permette di garantire la continuità delle attività operative con lo stesso livello di servizio, ha mostrato una significativa resilienza che si è riflessa nei solidi risultati economico-finanziari del primo semestre 2020“. riporta una nota del Gruppo, diffusa al termine dei CdA che ha approvato i risultati della prima semestrale 2020, in cui si evidenzia al contempo la necessità di rivedere alcuni obiettivi del piano strategico a seguito della crisi Covid.
In dettaglio, “la svalutazione delle valute latinoamericane nei confronti dell’euro, gli impatti negativi sui volumi di energia elettrica consumata legati all’epidemia in corso, nonché la sospensione dei processi di sollecito dei pagamenti, inducono ad una revisione di alcuni degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2020-2022″, precisa Enel, specificando che per l’Ebitda ordinario la stima passa da 18,6 mld a circa 18; per l’utile netto ordinario da 5,4 a 5-5,2 mld; per l’indebitamento finanziario netto da 46,8 a 48-49 mld.
Ancora “in relazione all’epidemia da Covid-19 diffusasi da inizio anno e ancora in corso“, il Gruppo “ha emanato linee guida volte a prevenire e/o mitigare gli effetti del contagio in ambito lavorativo e al contempo assicurare la continuità aziendale”.
“Enel – si legge infine nella nota – ha poi attivato un monitoraggio costante degli impatti sulle variabili macroeconomiche e di business al fine di disporre in tempo reale della migliore stima dei potenziali effetti sul Gruppo e permetterne la mitigazione con dei piani di reazione o contingency”.