Rendendo più ‘green’ le loro catene di approvvigionamento, gli acquirenti di merci potrebbero aumentare gli sforzi di decarbonizzazione anche nel settore del trasporto merci globale. È quanto emerge dal nuovo rapporto del World Economic Forum (WEF) prodotto in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) e presentato grazie alla collaborazione del portale The European Sting con il WEF.
“La gestione delle emissioni della catena di approvvigionamento – sottolinea il report – consente a molte aziende a contatto con i clienti di incidere su un volume di emissioni molte volte superiore a quello che potrebbero realizzare se si concentrassero sulla decarbonizzazione delle proprie operazioni e consumo di energia da soli. Raggiungere una catena di approvvigionamento net-zero è possibile con costi aggiuntivi molto limitati”.
Il report pone l’accento, inoltre, sulla necessità di creare una coalizione di acquirenti di merci verdi. Le premesse ci sono: “Abbiamo appreso che i principali spedizionieri sono desiderosi che i loro partner della catena di approvvigionamento forniscano servizi a emissioni ridotte. Riconoscono anche la necessità di investimenti. Ciò potrebbe assumere la forma di un premio o di contratti a lungo termine se vengono soddisfatte le aspettative chiave, come il rispetto dell’SBTi. Inoltre, porteranno a miglioramenti complessivi nella sostenibilità della catena di approvvigionamento e a una riduzione del premio verde nel tempo”, hanno sottolineato le associazioni che hanno partecipato al report al riguarda della fase di esplorazione delle iniziative, durante la quale sono state intervistate le aziende della catena di approvvigionamento e dei trasporti, nonché i clienti chiave con ambiziosi impegni di decarbonizzazione.