Un “green bond” del valore di 49,1 milioni di euro è stato emesso da Renexia Spa (Gruppo Toto) sul settore extra MOT PRO di Borsa italiana. Il “green bond”, primo in assoluto nel suo genere nel nostro Paese, è stato emesso per finanziare la realizzazione del parco eolico nel comune di Casalduni, in provincia di Benevento. Il bond è stato tecnicamente emesso da Parco Eolico Casalduni, società posseduta al 100% da Renexia Spa, e scadrà il 31.12.2029.
“Questa operazione – sottolinea in un comunicato Riccardo Toto, direttore generale della società – conferma la concretezza del percorso che abbiamo intrapreso, come Renexia, verso quella transizione alle rinnovabili che l’UE e il Paese hanno richiesto con scadenze e tempi precisi. È un percorso deciso nella certezza che le rinnovabili rappresentino l’unica strada possibile per la produzione energetica del futuro, compatibile con le prioritarie esigenze di sostenibilità riconosciute a livello internazionale. Il fatto di essere i primi nel nostro Paese ad emettere un ‘green bond’, conferma Renexia quale player di riferimento in Italia nel settore, oltre ad essere riconosciuta tra gli operatori tecnologicamente più avanzati in tutto il mondo: il progetto del grande parco eolico floating nel canale di Sicilia, che in questi giorni stiamo presentando alle varie istituzioni e associazioni interessate, ne è ulteriore concreta prova”.
Oggetto del “green bond” sarà un impianto della potenza di 34,65 MW che sarà collegato alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) entro Febbraio 2022. Il parco sarà costituito da 10 turbine Siemens Gamesa da 3,465 MW ciascuna.
“L’operazione appena conclusa dedicata alla realizzazione del parco eolico nel comune di Casalduni costituisce un vanto per il gruppo Renexia e ne conferma la capacità di organizzare soluzioni finanziarie innovative.” – precisa Tommaso Garzelli, Direttore Finanza e M&A di Renexia – “Vale la pena di sottolineare ancora una volta, infatti, che si tratta della prima emissione obbligazionaria ‘green’ sulla borsa italiana sottoscritta da investitori internazionali per un parco eolico ‘greenfield’ di tali dimensioni, che si va ad aggiungere al finanziamento del parco eolico negli USA e al rifinanziamento del parco eolico offshore a Taranto.”