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Renault, storica accelerazione nella strategia per le auto elettriche

Renault ha annunciato la sua nuova strategia sulle auto elettriche, scommettendo su nuove versioni dei suoi iconici modelli del passato per recuperare il ritardo con Volkswagen in un settore (quello degli EVs) in rapida crescita. L’obiettivo prefissato, da raggiungere entro il 2030, è quello di garantire ai veicoli a batteria il 90% della quota di mercato.

Gli ambiziosi traguardi – comunica la società – potranno essere raggiunti con la presentazione di 10 nuovi modelli EV basati sulle due piattaforme CMF-EV e CMF-BEV, di cui sette a marchio Renault.

Il Gruppo Renault ha anche definito le specifiche delle celle delle batterie che saranno montate sui suoi veicoli. Si avvarrà esclusivamente della chimica NMC (Nickel, Manganese e Cobalto) e di un’architettura di celle standard, che gli consentiranno di realizzare fino a un milione di veicoli elettrici entro il 2030. Secondo la casa la scelta di questa chimica offre un rapporto costo al chilometro molto competitivo, con un incremento fino al 20% dell’autonomia rispetto alle altre soluzioni chimiche e una performance di riciclo migliore.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle celle, il Gruppo Renault ha scelto di stabilire una partnership con Envision AESC che svilupperà a Douai una gigafactory con una capacità di 9 GWh nel 2024 e l’obiettivo di raggiungere 24 GWh nel 2030. Questo partner, situato nei pressi di Renault ElectriCity, garantirà la produzione di batterie a costi competitivi, con una carbon footprint ridotta.

Tornando ai modelli EV in fase di realizzazione, per quelli medi e grandi verrà utilizzata la piattaforma CMF-EV, che dovrebbe garantire maggiore spazio interno, miglior piacere di guida e un’autonomia fino a 580 km. La casa entro il 2025 prevede di costruire 700.000 veicoli su questa piattaforma. Uno dei modelli che utilizzerà la CMF-EV è la nuova Megane E-Tech Electric, che arriverà nel 2022 e sarà prodotta a Douai.

Per le compatte verrà invece utilizzata la piattaforma CMF-BEV, che consentirà al Gruppo Renault di proporre veicoli elettrici accessibili. L’adozione delle economie di scala garantirà una riduzione del costo del 33% rispetto all’attuale generazione di ZOE. La piattaforma CMF-BEV offrirà fino a 400 km in ciclo WLTP e potrà essere associata a un powertrain da 100 kW.

La Renault ha gettato le basi anche per la produzione in autonomia di un inedito motore elettrico privo di magneti permanenti e basato sulla tecnologia dei motori sincroni a rotore avvolto e un riduttore. ll gruppo concentrerà la produzione di motori nella MegaFactory di Cleon (Normandia), annunciando inoltre una partnership con la start-up francese Whylot per un e-motor a flusso assiale, con l’obiettivo di produrlo in scala dal 2025. Questa tecnologia sarà inizialmente applicata ai gruppi motopropulsori ibridi, con l’obiettivo di abbassare del 5% i costi.

Per quanto riguarda l’elettronica di potenza, il Gruppo, al fine di ridurre i costi, integrerà l’inverter, il convertitore DC-DC e il caricatore di bordo in un unico alloggiamento sviluppato internamente. Questo alloggiamento dal design compatto sarà compatibile con l’architettura a 800 V, con meno componenti per ridurre il costo, e sarà utilizzato su tutte le piattaforme e tutti i gruppi motopropulsori (BEV, HEV, PHEV). I moduli di potenza per l’inverter, il convertitore DC-DC e l’OBC si avvarranno rispettivamente del carburo di silicio (SiC) e del nitruro di gallio (GaN), grazie alla partnership strategica siglata con ST Microelectronics.

Fonte: batteryindustry.tech

 

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