Philips comunica di avere compiuto un altro passo avanti verso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nelle proprie operazioni nel 2020, con le sue strutture statunitensi e olandesi ora alimentate al 100% da elettricità rinnovabile. Questa azione sulla riduzione delle emissioni di CO2 ha contribuito a ridurre l’impronta di carbonio operativa di Philips del 10% rispetto al 2018, anche se la società ha registrato una crescita delle vendite comparabile del 4,5%. L’uso ridotto dell’azienda nel trasporto aereo è stato un altro fattore che ha contribuito.
Nel comunicato diffuso, la multinazionale olandese specializzata in diversi settori (dall’elettronica alle tecnologie per la salute) annuncia l’impegno a reperire tutta la sua elettricità da fonti rinnovabili al 100% entro la fine del 2020. Tutte le operazioni statunitensi della società erano già alimentate da energia elettrica rinnovabile dal parco eolico di Los Mirasoles. Nel 2019, invece, i parchi eolici Krammer e Bouwdokken nella provincia olandese della Zelanda hanno alimentato tutte le attività di Philips nei Paesi Bassi.
Inoltre, le aziende di Philips hanno continuato a sviluppare il loro portafoglio di prodotti e soluzioni ecologiche. “La sostenibilità è una pietra miliare del modo in cui facciamo affari perché riteniamo che avvantaggi i nostri clienti e la nostra società e perché favorisce una crescita economica sostenibile a lungo termine”, ha affermato Frans van Houten, CEO di Philips. “Sono orgoglioso della nostra solida esperienza nella fornitura di soluzioni tecnologiche per la salute incentrate sui risultati a prezzi accessibili che aiuteranno a raggiungere una copertura sanitaria universale, assicurandoci al contempo di farlo in modo sostenibile che minimizzi il consumo di risorse naturali e la nostra impronta di carbonio”.