Maggiore cooperazione sulle energie rinnovabili e le interconnessioni: Belgio, Irlanda e Regno Unito hanno siglato nella città belga di Bruges un dichiarazione congiunta che spiana la strada a una collaborazione più forte sul fronte dell’energia eolica offshore, anche attraverso la creazione di un gruppo di lavoro dedicato alle infrastrutture per le energie verdi.
L’iniziativa prende le mosse dall’ambizione dichiarata al vertice del Mare del Nord di Ostenda lo scorso anno – a cui hanno aderito Belgio, Danimarca, Germania, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Norvegia – di portare gli obiettivi eolici offshore a 120 GW entro il 2030 e 300 GW entro il 2050 nei Mari del Nord.
Oggi il Mare del Nord ha una capacità complessiva inferiore a 30 GW, dunque la strada è ancora lunga. “Una maggiore interconnessione elettrica è fondamentale mentre continuiamo a incrementare il nostro uso di energia rinnovabile”, ha sottolineato il ministro irlandese dell’Ambiente, Eamon Ryan, che ha preso parte alla cerimonia con gli omologhi belga, Tinne van der Straeten, e britannico, Andrew Bowie.
Per quest’ultimo “il Mare del Nord ha il potenziale per diventare una centrale elettrica rinnovabile”, mentre per van der Straeten la nuova cooperazione rappresenta “un altro passo avanti nel raggiungimento dell’obiettivo di rendere i Mari del Nord – compreso il Mare del Nord Atlantico – una “centrale eolica per l’Europa”.