La sostenibilità ambientale e le innovazioni che renderanno possibile la transizione ecologica verso un sistema ‘net-zero’ nella creazione e sostituzione delle reti esistenti saranno grandi protagoniste della terza edizione del Pipeline&Gas Expo (Pge), la mostra-convegno interamente dedicata ai settori del ‘Mid-Stream’ e delle reti distributive di Oil&Gas, del Power Generation ma anche di quelle idriche, in programma dal 29 al 31 maggio 2024 negli spazi del Piacenza Expo. La tre giorni piacentina, organizzata da Mediapoint&Exhibitions, è il principale evento a livello nazionale ed europeo espressamente dedicato al settore. E infatti raccoglie i maggiori player attivi nella progettazione, costruzione e manutenzione di gasdotti, oleodotti, metanodotti e acquedotti, reti distributive del gas (sia primarie che secondarie) e idriche, con i relativi fornitori di impianti, macchine, attrezzature, materiali e software a loro necessari.
Alla kermesse sarà dedicato ampio spazio alle tecnologie no-dig o trenchless technology, che permettono di effettuare la posa, l’esercizio e la manutenzione delle reti dei sottoservizi riducendo al minimo, o eliminando del tutto, lo scavo a cielo aperto. Da qui la stretta collaborazione con l’Italian Association for Trenchless Technology (Iatt), l’associazione senza fini di lucro, che promuove l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche nel campo delle tecnologie trenchless, per favorirne la diffusione presso enti ed amministrazioni pubbliche, aziende di gestione delle reti di servizi, imprese, tecnici, ricercatori e studenti.
“Diversi processi in atto a livello nazionale ed europeo spingono oramai sull’adozione di strategie, progetti e soluzioni in favore della sostenibilità. Quella sostenibilità ambientale che la nostra Associazione promuove da trent’anni, attraverso lo sviluppo e l’applicazione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la posa, riparazione e sostituzione delle reti del sottosuolo: le tecnologie trenchless (no dig)”, spiega il presidente di Iatt, Paolo Trombetti.
“Il processo di Transizione ecologica verso il sistema ‘net-zero’ immaginato a livello nazionale ed europeo per il 2050, avrà bisogno di ingenti investimenti per lo sviluppo e lo ammodernamento delle reti esistenti”, continua Trombetti, “Non solo quelle del gas, considerato il vettore principale, ma anche dei nuovi gas quali biometano ed idrogeno, che si stima potranno coprire gran parte del fabbisogno energetico entro il 2050 con una riduzione notevole delle emissioni di CO2. Investimenti che, inevitabilmente, dovranno essere guidati dal faro della sostenibilità ambientale, sociale ed economica; un’equazione che può essere facilmente risolta attraverso l’applicazione delle trenchless technology. La nostra partecipazione al Pge promuove da un lato un momento di accurato approfondimento su tali tematiche con primari operatori del settore, con lo scopo di mettere in luce tutti i vantaggi e le potenzialità del no dig nel sistema multigas, in un convegno organizzato per il giorno 30 maggio. Dall’altro la possibilità di venire in contatto con una rappresentanza di imprese specialistiche del settore”.