Come stimato dall’Agenzia internazionale dell’energia, entro il 2050 il 40% almeno dell’energia elettrica globale deve essere generato da impianti solari, per 19 TW di capacità installata.
Questo nello scenario che tutti auspichiamo, cioè delle zero emissioni nette di carbonio per la metà del secolo. Ma secondo uno studio Rystad Energy, tale quota di rinnovabili solari dovrà salire necessariamente al 53%.
La corsa all’energia pulita – riporta lo studio – favorirà anche il ricorso al riciclo ed al riuso di materie prime e componenti con cui si realizzano i pannelli solari, dando vita ad un mercato mondiale che dai 170 milioni di dollari attuali dovrebbe passare a 2,7 miliardi di dollari entro il 2030.
Secondo il Rapporto, la tendenza per i prossimi decenni rimarrà la stessa, con una domanda di pannelli solari in aumento, a cui potrebbe seguire un vero e proprio boom del riciclo di componenti e materie prime per un valore complessivo che salirà a 80 miliardi di dollari entro la metà di questo secolo.
“L’aumento dei costi energetici, il miglioramento della tecnologia di riciclaggio e le leggi in materia possono aprire la strada ad un mercato in cui più pannelli solari desueti vengono inviati al riciclaggio, piuttosto che alla discarica più vicina. Il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici può aiutare gli operatori a risparmiare sui costi, superare i problemi della catena di approvvigionamento, aumentare la probabilità che i Paesi raggiungano i loro obiettivi di capacità solare rinnovabile e tutelare più efficacemente l’ambiente“, ha affermato l’analista di Rystad Energy, Kristin Stuge.