Inizia oggi a Sharm el-Sheikh, in Egitto, il vertice Cop27, vale a dire il più grande evento internazionale sull’ambiente: fino al prossimo 18 novembre l’Onu farà il punto sulla crisi dettata dai cambiamenti climatici e sulle ripercussioni che ciò causerà in un orizzonte temporale che arriva al 2050.
A tal proposito, la frase simbolo del comunicato di apertura è quella in cui le Nazioni Unite prevedono “che tra il 2030 e il 2050 il cambiamento climatico provocherà circa 250mila morti in più all’anno“.
Le cause dell’impennata dei decessi sarebbero malnutrizione, malattie alimentari e stress da caldo. Non solo, perché il report sottolinea che anche i danni economici continueranno a crescere in proporzione ai tempi di intervento: più si aspetterà e maggiore sarà lo sforzo finanziario che l’umanità dovrà compiere.