Riguardo al rilancio del tema del nucleare nell’odierno dibattito nella società e nelle istituzioni, riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota dell’Onorevole Enrico Cappelletti, Membro Commissione Industria alla Camera dei Deputati (Gruppo Movimento 5 Stelle).
“Il rilancio del nucleare ha talmente tanti problemi che non può che rimanere inchiodato ai nastri di partenza. Il problema delle scorie radioattive non è ancora risolto e la forte dipendenza estera per l’approvvigionamento dell’uranio naturale (oltre il 91% che arriva in Europa proviene da Kazakhstan, Niger, Canada e Russia) la rendono una fonte insicura. E’ anche molto più costosa di altre tecnologie che possono essere applicate velocemente, come le rinnovabili o gli interventi per la riduzione dei consumi e la decarbonizzazione, e ha tempi troppo lunghi per poterla vedere applicata. Ma è adesso che abbiamo la necessità di affrontare i problemi con soluzioni certe che non possono attendere i dibattiti. L’elenco dei perché non rappresenti una soluzione potrebbe essere lungo, mi limito a citarne solo uno: la localizzazione”.
“In questo periodo di siccità, destinata ad aumentare per effetto dei cambiamenti climatici, in quali corsi d’acqua e vicino a quali città si vorrebbero installare le centrali nucleari? Si pensa di sovvenzionarle con soldi pubblici e con procedure semplificate come per i rigassificatori? Battezzare la nascita della ‘Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile’, che non esiste, è solo un mezzo di propaganda elettorale del Governo che non convincerà la maggioranza dei cittadini e dei territori, come la storia dei referendum ci insegna“.