Nella Legge di Bilancio “non sembrano esserci certezze sul futuro degli incentivi per le auto elettriche” denuncia Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, spiegando che è “una scelta che non riusciamo a spiegarci date le dichiarazioni positive del presidente del Consiglio e da quanto emerso nel corso dell’ultimo Tavolo Tecnico Automotive del ministero dello Sviluppo economico“.
L’Associazione chiede al Governo “una risposta chiara e coerente con gli ambiziosi impegni climatici assunti a livello internazionale” auspicando l’introduzione nella Legge Bilancio “importanti misure a sostegno del mercato auto a zero e basse emissioni“. Naso osserva quindi che “una politica di supporto strutturale, almeno triennale, porterebbe a un doppio beneficio: aiutare i cittadini ad acquistare prodotti sostenibili e supportare l’industria automotive del nostro Paese, che ha già avviato una riconversione della produzione in chiave sostenibile“.
“Abbiamo sentito addirittura affermare che bisogna aspettare la diffusione delle colonnine prima di supportare il mercato delle auto elettriche – prosegue Naso – In realtà il numero di infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico non è così basso: l’Italia ha meno di 5 veicoli per punto di ricarica, ben inferiore alla media europea; non mancano i punti di ricarica ma i veicoli circolanti, che abilitano investimenti su nuove infrastrutture soprattutto ad alta potenza e nel Sud Italia“.
Se l’Italia “non supporterà adeguatamente la crescita dei veicoli elettrici, corriamo davvero il rischio di diventare l’unica grande economia europea a immatricolare, nei prossimi anni, quasi esclusivamente veicoli inquinanti, allontanandoci dagli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima, in un momento in cui l’Italia condivide il coordinamento della Cop26 con l’Inghilterra“, conclude Naso.